Riassumiamo l’argomento dello scritto. La didattica non si risolve nella trasmissione di informazioni ad ascoltatori passivi ma chiama in causa un complesso sistema di interessi sui quali possono far conto programmatori e docenti, allievi e genitori, amministratori e valutatori. Mettere al centro del processo didattico l’allievo significa dunque .che la didattica può rendere effettivi i suoi propositi soltanto conferendo l’importanza dovuta alle disposizioni naturali del discente il quale apprende anche per il semplice fatto di vivere. Per volgere queste forze native insediate nell’allievo, all’apparenza divergenti, verso un obiettivo comune, razionale, l’insegnante deve inquadrare la sua disciplina in un nuovo, e più vasto, compito conoscitivo riferito all’intero mondo di fatti nel quale si compie l’educazione del fanciullo, quindi a inquadrare il suo lavoro insieme con quello di coloro che cooperano con lui.(VEDI ARTICOLO)
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LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA COME RAZIONALIZZAZIONE DELLA PRASSI DOCENTE ( di A.Frati)
(La razionalizzazione come formazione della volontà docente)
1:Lavoro specialistico e lavoro di gruppo
Dobbiamo a Max Weber,alla vigilia di drammatiche crisi della contemporaneità, che erano anche crisi di comprensione storica e di direzione politica in un mondo dominato da interessi tecnici ed economici, la distinzione tra l’attività del burocrate,preparato ad eseguire le direttive ricevute da altri in un quadro di efficienza oggettiva, e quella del politico che sceglie tra scopi alternativi fidando su una scienza che è motivazione di coscienza. Nella situazione ideale,il politico cerca il consenso interpretando interessi ed opinioni, unifica intenzioni divergenti per conseguire obiettivi comuni con l’attività collettiva. La chiarificazione discorsiva e l’interpretazione hanno una funzione essenziale per la riuscita della sua impresa , e questo sia perché le intenzione di collaboratori e oppositori sono accessibili soltanto esponendole,ossia, facendone materia di linguaggio, sia perché la deliberazione si produce a seguito di dibattito. (Continua…)