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LE TEORIE SUL CURRICOLO E IL LAVORO DI TEAM ( Il curricolo e l’organizzazione del lavoro ) ( A. Landi )

1. Contraddizioni  delle pratiche distinte dalla loro razionalizzazione

Si ritiene benemerito parlar male della burocrazia, per la sua generosa effusione di norme, la mania autorizzatrice, la tendenza a voler mettere in fila dinanzi ai suoi sportelli il frettoloso uomo dell’oggi. Da qui l’accusa di essere la causa di tutte le lentezze e disfunzioni. Tuttavia, riconoscendo che le accuse sono meritate, dobbiamo far notare  che si trascura di accennare alla malattia che essa vorrebbe curare e anche impedire di manifestarsi e diffondersi: quella di  volere cose contraddittorie, come trovare rifugio nella folla e fare il proprio comodo,  sprizzare frasi generiche ed enunciazioni di  principio sulla giustizia soltanto per coprire il perseguimento di interessi tanto meno confessabili quanto più sono privati e di nessun altro. Così, nella scuola e nel lavoro e, temiamo, in tutti i lavori, la norma scende dall’alto a fornire un metro di giudizio a coloro che sono propensi a fare metro se stessi e rimettere le cose a posto, il che vuol dire far marciare la macchina senza che le parti  si mettano in testa di poter fare da sole.(Continua…)

IL MODERNO PROBLEMA DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ( La natura ipotetica e sperimentale della tecnica ) ( E. Petaccia )

1. Distinguere tra il lavoro come attività della persona  che, seguendo propri corsi di pensiero e applicando le abilità acquisite, cerca di soddisfare un qualche suo bisogno e il lavoro come attività sociale costituisce soltanto un’introduzione al nostro problema, un’introduzione che, a volerla prendere troppo sul serio, potrebbe risultare del tutto fuorviante. Perché né il lavoro individuale è sino in fondo tale, servendosi esso di mezzi e cognizioni che sono il risultato della storia, né il lavoro sociale, per quanto cosciente del suo valore d’assieme, può pensarsi ignorando gli interessi delle persone concrete che, a vario titolo e nelle varie posizioni di responsabilità, vi concorrono. Individui e organizzazioni sono forzati a convivere perché se soltanto entrando nella sfera di attività delle organizzazioni gli individui possono soddisfare alcuni loro desideri, a loro volta le  organizzazioni, se vogliono mantenersi vitali,  debbono evitare  di trasformare le persone in macchine che si mettono in moto soltanto su ordine di qualche superiore. D’altra parte, l’organizzazione rappresenta una componente necessaria della vita moderna perché soltanto essa può concepire e portare a effetto piani che l’individuo si dovrebbe limitare ad immaginare. (Ved. articolo…)

L’EURISTICA:I METODI DI SCOPERTA E DI INVENZIONE ( E. Petaccia )

 

1.I fatti duri sono detti tali perché hanno il potere di imporsi senza l’attestazione verbale di qualche testimone, con la loro sola presenza. Ma se vogliono evitare il destino di coloro che mirano ad imporsi, che è quello di non avere amici, debbono pur dire qualcosa, coltivare relazioni. Alla fine, si scopre che  tanto duri non sono se per parlarne occorre trasformarli in  giudizi spesso indistinguibili dalle opinioni personali e, purtroppo, anche da giochi di parole,  doppi sensi e non  sensi. Questo…(Continua…)